di Giuseppe Mazzella
Una mostra di pittura è sempre un fatto importante per un piccolo centro. Quando, poi, questa mostra illumina e esalta artisticamente la sfolgorante bellezza di Ponza, è un avvenimento. Ed è un avvenimento lo spettacolo che ci sta offrendo Gaetano Migliaccio, nativo dell’isola (classe 1948), emigrato nel 1955 negli Stati Uniti d’America, dove ha maturato la sua vocazione artistica e lavorato come direttore creativo a New York e a Milano per alcune grandi agenzie pubblicitarie americane. Migliaccio in tutti questi anni non ha mai mancato all’appuntamento estivo con Ponza, dove ha attinto colori, luce e bellezza per riversarlo a piene mani nelle sue opere. Opere grafiche, pittura ad olio, matite colorate e acrilico, ogni tecnica è utilizzata dal pittore per valorizzare la caleidoscopica roccia dell’isola e le sue trasparenze marine.
Un meriggio radioso su Palmarola, incorniciato dalla sosta su uno scoglio di un cormorano, il solenne moto delle lunghe onde nella baia di Chiaia di Luna, il profilo tormentato delle coste, tutto appare reinventato dall’artista ponzese che ha saputo restituire ai luoghi cari dell’infanzia la luce accorata della nostalgia. E non solo. In alcuni lavori l’utilizzo armonico delle sfumature di colore riesce a rendere tutto nuovo “come il primo giorno della creazione”.
La mostra, che resterà aperta nei locali del Museo di via Roma nelle ore serali fino al 7 agosto, sta riscuotendo notevole successo e entusiasmando isolani e turisti.
Giuseppe Mazzella