Proposta da Gennaro Di Fazio
Figli di Cajeta
E quando Aurora apparve,
gli uomini tratti dal sonno
affilarono la prua possente
e la chiglia tagliente,
saldarono lo scalmo
e nel mare calmo
affondarono il remo
dando ritmo
e furore al braccio…
i figli di Cajeta.
Dolce fu il mattino
e profumata la brezza
che li spinse
nel vasto mare.
Scivolò tra gli scogli
agile il naviglio
lasciando a babordo
i lussureggianti lidi
di Circe maliarda,
e dai dirupi arditi
cantò lieti presagi,
il gabbiano reale.
Lesto l’armo
costeggiò Zannone
e dalla rupe
si levò alto,
a saggiare il vento
e il destino,
il Falco Pellegrino.
Lieti a murata,
danzanti a schiera,
i delfini tracciarono
la rotta, guizzando
a gara nell’algida spuma.
E nella bruma
del crepuscolo
Ponza dileguò.
Il sole infuocato
dissolse la nebbia
e nell’abbagliante luce
del nuovo giorno
apparve chiara
a levante
la bianca e confortante
scogliera di Gaeta.
Orsù, giovani eroi…
è laggiù la meta!
Entrarono nel Golfo
sul fare della sera,
e una lacrima vera
rigò il volto del nocchiero.
Così amarrarono,
trafelati e stanchi,
tra le morbide braccia
della nutrice antica,
i figli di Cajeta…
figli di questo mare.
(Luigi Usai)
Ponza , 9 settembre 1997
Regata Ponza – Gaeta
effettuata dagli allievi dell’Istituto Nautico”G. Caboto” di Gaeta,
con lancia a remi.
Per l’occasione le Poste Italiane emisero il timbro speciale
“Verso Gaeta ’97”