di Isidoro Feola
Burkina Faso
San Silverio, papa e martire, non è un’esclusiva solo di noi ponzesi in quanto patrono della nostra isola, ma è conosciuto anche in altre parti dell’Italia e del mondo per i motivi più svariati.
Incominciamo quindi un excursus al riguardo, partendo dal continente africano.
Nel 2001, il parroco di allora della chiesa della Ss.ma Trinità, don Erasmo Matarazzo, si fece promotore, assieme ai membri del comitato di San Silverio, di una iniziativa umanitaria, sicuramente molto gradita dal nostro Santo Protettore, volta ad alleviare la sete agli abitanti della cittadina di Sidéradougou, del Burkina Faso, dove la siccità, purtroppo, è un problema ricorrente e molto grave in quanto ogni anno parecchi esseri umani, soprattutto bambini, muoiono di sete.
Furono così inviati 10.000.000 (dieci milioni) di lire delle offerte per la festa di San Silverio che sono stati tutti utilizzati per la costruzione di un pozzo che, in segno di riconoscenza e ringraziamento è stato battezzato dagli abitanti come “POZZO DI SAN SILVERIO” .
Lettera di ringraziamento
Sidéradougou è un dipartimento del Burkina Faso classificato come comune, situato nella provincia di Comoé, facente parte della diocesi di Banfora.
Il Burkina Faso, già Repubblica dell’Alto Volta, è uno stato di 15 milioni e 300.000 abitanti dell’Africa Occidentale, privo di sbocchi sul mare e confinante con Mali, Niger, Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio. Dapprima colonia, ottenne l’indipendenza dalla Francia nel 1960 e divenne repubblica dell’Alto Volta. Il nome attuale, Burkina Faso, fu istituito il 4 agosto 1984 e significa “La terra degli uomini liberi”.
Isidoro Feola