Le Strade di Ponza: cerchiamo nuovi nomi

Ponza ha tanta storia da raccontare, negli eventi e nei personaggi, locali e non solo. Sarebbe molto bello se oltre che sui libri e nei siti essa venisse scritta anche sui muri delle nostre strade. È evidente a tutti di come l’isola sia carente di nome alle strade, la cosiddetta “toponomastica”. Quasi ovunque la strada si identifica con un intero quartiere, come per esempio Via Calacaparra, Via Forna Grande, Via S. Maria, Via Conti, Via Sopra gli Scotti etc. Aggiungere nuovi nomi sarebbe come abbellire di fiori i davanzali delle finestra; e ciò l’isola e suoi abitanti sicuramente lo meritano.

A scanso di equivoci va subito detto che non è nostra intenzione cambiare i nomi alle strade, ma solo proporre di inserirne di nuovi laddove vi è carenza. Ed è proprio in tale prospettiva che abbiamo deciso di creare questa nuova rubrica la quale peraltro, inducendo ricerca, ci farà anche scoprire tanti nomi e tante situazioni: vecchie e nuove, note e meno note. Poi comunque spetta alla politica scegliere se, come fare e chi prediligere.
Noi insieme a Voi vogliamo dare solo un contributo culturale.
Nel chiedere la collaborazione a tutti va chiarito che è opportuno, nel momento in ci si identifica un personaggio – comunque deceduto perché così prevede la legge italiana – la sua scelta va motivata con dei riferimenti storici: la sua stessa vita, un periodo di essa o anche un solo episodio, purché di una certa importanza.

Esempi:

Sandro Pertini (25.09.1896 – 24.02.1990) Prigioniero politico a Ponza dal 1935 al 1939. Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985 etc.etc…

Giovanni Verbini, detto Jepson (1937 – 2008), navigatore e velista, che ha dato lustro al nome di Ponza e alla vela italiana nel mondo etc.etc…

Evitare comunque iscrizioni troppo lunghe!

Vanno bene anche situazioni o eventi collettivi.

Per proporre basta inviare una email al nostro indirizzo [email protected] – meglio se corredata anche da una foto, con in oggetto: Toponomastica.

Le indicazioni accettate saranno identificate con il nome di chi le ha proposte.

Onoriamo la nostra storia isolana: sia essa segno della nostra identità e indicazione di valori comuni.

Grazie a tutti per la partecipazione

La redazione di “Ponza racconta”

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Proposta di Antonello Feola del 10.05.2012

Antonio Feola detto Totonno Primo ( 1905-1955) armatore.

Salvò Ponza dalla fame durante la II guerra mondiale, spese la sua vita per il bene dei suoi compaesani, sindaco di Ponza direttamente nominato dal comando alleato per meriti

Antonello Feola

 

 

 

 

 

 

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Proposte di Arturo Gallia del 10.05.2012

Antonio Winspeare (n. 1740),

capostipite della fortunata famiglia. Progetto e seguì i lavori del porto borbonico di Ponza. Si adoperò per la tutela e il benessere dei forzati che lavoravano al cantiere.

Francesco Carpi,

ingegnere coadiuvatore di A. Winspeare nella realizzazione del porto borbonico di Ponza, proponendo importanti modifiche al progetto originale. Progetto e costruì anche il carcere sull’isola di Santo Stefano.

Mattia Mazzella,

capostipite della famiglia, giunse a Ponza nel 1734 con la prima colonizzazione borbonica con moglie e alcuni dei numerosi figli, stabilendosi a S. Maria in prossimità dell’antico monastero. (cit. anche da G. Tricoli)

Charles John Napier (1786-1860),

ammiraglio inglese che nel 1813 liberò l’isola dall’occupazione francese per restituirla al Regno borbonico.
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Arturo Gallia
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Proposta di Martina Carannante dell’ 11.05.2012

Raniero da Ponza (1130 – 1207)

nato e vissuto sull’isola, fu monaco cistercense, teologo e mistico nonché consigliere, confessore ed ambasciatore dell’allora papa Innocenzo III (1198 – 1207)

Le ripetute espressioni di stima che emergono dalle lettere di Innocenzo III e di Ugolino di Segni, pur nella consuetudine retorica di quei tempi, sono segno concreto dell’alto profilo spirituale che i contemporanei riconoscevano a Raniero. Anche le molteplici missioni a lui affidate sono indice della fiducia che egli godeva nell’ambiente papale.

Martina Carannante

il sigilllo configura simbolicamente lo stemma araldico di Raniero da Ponza.

Tale sigillo è stato realizzato da un artigiano di Ponza, Guglielmo Tirenti, in occasione del Convegno su Raniero tenutosi sull’isola  nel 1996.

Si pubblica su gentile concessione dello stesso autore.

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Proposta di Francesca Iacono e Maria Rosaria Di Fazio del 21.05.2012

Don Mario Vitiello (1907 – 1987)

 

Sindaco di Ponza dal 1975 al 1980 in una coalizione di larghe intese e di rinnovamento. Durante il suo mandato, tra le tante cose effettuate, si ricorda la chiusura della miniera SAMIP(caolino e bentonite) che stava devastando tutto il territorio di Le Forna. Riconosciuto da tutti come prersona perbene ed onesta.

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Proposta di Martina Carannante del 22.05.2012

Ortensia Feola (2 gennaio 1923- 14 febbraio 2012)

Emblema delle lavoratrici della miniera di bentonite, dove  ha cominciato a lavorare che aveva appena  16 anni. Donna forte ed energica, è stata una delle prime imprenditrice di Le Forna.  Esempio di tenacia e coraggio.

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Proposta di Lino Catello Pagano del 24.05.2012

Don Luigi Maria Dies (Gaeta 14 ottobre 1912 – Roma 17 dicembre 1973)

Operò per la comunità ponzese con iniziative che trovano ricordo nella storia dell’isola.
Istituì un Orfanatrofio che raccoglieva le orfanelle del comprensorio ed una Colonia Marina per far trascorrere le vacanze al mare ai figli degli operai
Costruì una chiesetta alle pendici del monte Guardia, dedicata al culto della Madonna della Civita.
Utilizzò l’organizzazione dell’ Azione Cattolica per sottrarre l’infanzia della parrocchia alla strada e all’ozio. Dai 5 anni ai 15.
Diede lustro a Ponza declamandone le bellezze naturali con opuscoli che hanno lasciato il segno nella bibliografia ponzese  (Ponza, perla di Roma); ne evidenziò i resti storici promuovendo l’interessamento delle Belle Arti; ne solennizzò i martiri cristiani, portando il culto di san Silverio all’apice del sentimento  religioso dei ponzesi  (Vita di san Silverio Papa e  Martire). Come è tuttora.
Ha lasciato alla comunità monumenti culturali in fatto di tradizioni liturgiche, di poesia, di canti.

Biografia di Franco De Luca

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Proposta di Giuseppe Tricoli del 27.05.2012

Giuseppe Petrucci (Roma 31 maggio 1943 – Ponza 30 luglio 1982)

Brigadiere del corpo forestale dello Stato. Medaglia d’oro per: “dedizione al dovere e alto senso civico”.

Era la notte del 30 luglio 1982, quando, lungo la Provinciale Ponza – Le Forna, all’altezza del Poliambulatorio, scoppiò un incendio causato da un filo dell’alta tensione caduto da un traliccio. Petrucci era a Ponza proprio in missione antincendio, così come richiesto ed ottenuto dal C.F.S. dall’Amministrazione Comunale, con il compito di coadiuvare i volontari locali. Giunto sul posto  con l’autobotte in dotazione, prima che si desse inizio allo spegnimento con  l’acqua con l’attrezzatura disponibile, volle effettuare un sopraluogo, da  solo, scendendo nell’oscurità della vallata. Fu colpito ad un braccio dal cavo  che continuava a penzolare dal traliccio: non ci fu nulla da fare. Lasciò la moglie e 3 figli in tenerissima età.

Biografia di Giuseppe Tricoli

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Proposta di Lina Raso del 7 giugno 2012

Gianni Silvestri

( nato a Ponza e morto a Latina il 16 luglio 2009)

 

Ha  firmato come scenografo e arredatore capolavori come “Novecento”, “La Luna”, “L’ultimo imperatore”, “Pasolini -Un delitto italiano”, “Il tè nel deserto”, “Io ballo da sola”, “Melissa P.” “Il dolce rumore della vita” e “Italian  Dream”. Ha lavorato con i più grandi artisti  del cinema mondiale: da Depardieu a Dominique Sanda, da De Niro a Burt Lancaster, da Laura Betti e Donald Sutherland, da Francesco Storaro a Peter O’ Toole.
Gianni aveva lavorato anche per il teatro mettendo in scena nel febbraio del 2005 al  Téatre de Galliffet di Parigi “Aldo Moro, una tragedia italiana”di Corrado Augias e Vladimiro Polchi per la regia di Giorgio Ferrara. Nella recensione che ne fece “Repubblica” si legge: “La contrapposizione tra l’isolamento di Moro, interpretato da Paul Barge, e l’acceso dibattito che si svolge nella società è sottolineata anche dal dispositivo scenico ideato da Gianni Silvestri grazie ad un’essenziale struttura metallica che evoca la minuscola prigione entro cui è rinchiuso quasi immobile il prigioniero”. L’opera è stata poi portata all’Eliseo di Roma e in molti altri teatri italiani.Nel 2010 il Festival dei due mondi di Spoleto gli ha conferito il premio SIAE alla memoria

Biografia di Gino Usai

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Proposta di Assunta Scarpati del 10.06.2012

Maria Vitiello,

sorella maggiore del sindaco Mario Vitiello (Sindaco di Ponza 1975 – ’80)

“La prima partigiana d’Italia”.

Sposò il confinato Giambattista Canepa detto: Il comandante “Marzo”    (Nella foto insiema a Maria)

Erano gli anni in cui il regime fascista si scagliava anche contro gli amori, agendo con ogni mezzo sia contro la coppia che contro le loro famiglie. Visse insieme al marito momenti molto difficili a causa delle continue vessazioni dei fascisti e della polizia.

Riportiamo alcuni brani di lettere di Maria Vitiello:

“…….i miei parenti non hanno preso parte al matrimonio”

“……di notte i fascisti venivano a controllare a tutte le ore”

In relazione alla sua tenacia le fu attribuito l’appellativo di: “La prima partigiana d”Italia”

 

Biografia della redazione

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Proposta di Conte Maria Candida del 28 agosto 2012

Antonio Camporese

operaio comunista di Padova, dove nacque il 21 febbraio 1906, fu confinato a Ponza nel periodo del ventennio fascista Qui conobbe e poi  sposò la ponzese Carolina Guarino la quale, in relazione a tale scelta, ebbe tante e tali continue vessazione da parte dei fascisti che la portarono ad ammalarsi di un forte stato di ansia. La loro casa era quella della Sig/ra Civita Scotti i cui balconi affacciano sulla piazzetta della Dragononara. Alla fine del confino Camporese ritornò a  Padova dove fu raggiunto nel 1939 da sua moglie Carolina.

Fu ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945, il giorno della liberazione di Padova, a Porta Savonarola. Sempre a Padova gli è stata intitolata una strada ed un circolo ricreativo presso la Casa del Popolo. È stato insignito della medaglia d’argento al valor militare nella lotta di liberazione.

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Proposta di Anna Mazzella Marciano  del 24.09.2012

 

Ernesto Prudente

 

Non occorre dire CHI e COSA è stato Ernesto per quelli che lo hanno
conosciuto.

 


Scrittore e ricercatore di storia ponziana. Ha pubblicato  molti libri che hanno avuto per soggetto Ponza e la sua storia. E’  stato molto impegnato in politica nelle file del PSI rivestendo la  carica di segretario cittadino, oltre che amministratore comunale negli  anni Cinquanta rivestendo la carica di vicesindaco. Uomo probo e  generoso ha trascorso tutta la vita al servizio dei ponzesi e delle  categorie più deboli. Memorabili le sue battaglie in difesa dei diritti  dei pescatori e per la chiusura della SAMIP che stava devastando il  territorio.

Biografia  della redazione

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Proposta di Paolo Iannuccelli del 03.10.2012

 

Ezio Coppa

 

Nato a Ponza il 24 febbraio 1898 e morto il 26 luglio 1969.

Deputato all’assemblea costituente nel 1946 nelle file del movimento “Uomo Qualunque” e nella I legislatura fino al 1953 nel Partito Nazionale Monarchico di Covelli dove occupò peraltro la carica di vice presidente.  Uomo di grande cultura ed onestà intellettuale, è stato  docente di Medicina del lavoro all’ Università degli studi di Napoli, responsabile della Sanità Marittima e dirigente dell’istituto antitubercolare. Sempre disponibile, come medico e come politico, viene ricordato per  essersi continuamente  prodigato  a favore dei ponzesi.

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Proposta di Giovanni Conte del 15.11.2012

Tommaso Lamonica (13.4.1918 – 14.6.1987)

Maestro elementare, poeta e scrittore. Alcune delle sue poesie sono state premiate in vari concorsi letterari  nazionali.

Persona di grande spessore intellettuale e morale. E’ stato più volte ricordato su questo sito a proposito delle sue poesie, leggi qui,  in alcuni dei racconti dei nostri collaboratori, come quello di Enzo Di Fazio “La III elementare del ’56″, leggi qui, o in altre circostanze che si possono trovare inserendo  il suo nome  nell’apposito spazio “cerca nel sito”.
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proposta di Pasquale Scarpati
Via o Piazza degli emigranti
Visto che si cercano nuovi nomi per denominare piazze e strade di Ponza: perché non intitolare  qualche piazza a tutti gli emigranti  nel loro insieme e intitolarla  “ Piazza degli emigranti” o qualcosa del genere arricchita da una stele o àncora o qualche altra cosa che simboleggi l’attaccamento alle origini. Nel corso di tanti anni, hanno tanto contribuito sia alla festa di S. Silverio,  che festeggiano anche a New York),sia al benessere dell’Isola.
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