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Il confino fa novanta: una pagina di storia tra case, ricordi ed immagini

di Rita Bosso e Enzo Di Fazio

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Venerdì 8 si è svolto l’annunciato percorso del tratto della Via del Confino, dai Cameroni all’ex Carcere.
Alle 18,30 si era in Via Roma puntuali per una visita ai Cameroni cui è seguita la salita verso l’ex Carcere. Qui ci si è fermati per raccontare e ricordare quei luoghi ricchi di storia con grande interesse e partecipazione dei presenti.
Un percorso breve ma suggestivo di cui proponiamo con alcune immagini i momenti salienti.

(cliccare sulle foto per ingrandire)

nei Cameroni, per una breve introduzione al confino 

davanti la casa ove visse Mario Magri

in prossimità  del carcere e del palazzo della Pretura

Silverio Lamonica ricorda Giorgio Amendola e la moglie Germaine
che la suocera, madre di Annamaria Sandolo, chiamava simpaticamente Germania

Simonetta Garavini ricorda che Camilla Ravera, nel dopoguerra, volle tornare a Ponza, accompagnata da un gruppo di giovani comunisti torinesi; tra loro, Sergio Garavini, futuro leader della CGIL

Luca Pasquini, assessore alla cultura a Carpegna, ascolta; Ingrid Schatz prende appunti

Patrizia Mancini ( ex assessore alla cultura a Genzano) e consorte, particolarmente interessati alle vicende del confinato Cencio Baldazzi

Coccio, il piccolo terrier di Simonetta Garavini, superata la stanchezza, si mette a seguire con attenzione,
facendo onore a Titì, il cane bastardo amico di Pertini e dei confinati ucciso dai fascisti.
Anche i cani hanno  le loro preferenze politiche…

Ed ora tutti in piazza Gaetano Vitiello alla mostra allestita nel bell’atrio del palazzo Tagliamonte, già sede del Municipio ai tempi del fascio.

dal lanternino in uno schizzo  realizzato da uno studente partecipante ad APPonza…

… al palazzo Tagliamonte, sede del Comune ai tempi del fascio,
oggi il luogo che
ha ospitato la mostra

I primi visitatori; Luca Pasquini ci segue e ci incoraggia, assicura che anche a Carpegna si fa cultura rimboccandosi le maniche

Il saluto e l’intervento del sindaco Francesco Ferraiuolo…

L’intervento del presidente della pro-loco, Emilio Aprea; le alunne dell’ITC di Ponza ascoltano attente, accompagnate dalla professoressa Angelida Costanzo

l’intervento di Rita Bosso…

Interesse e domande anche da parte di tanti giovani

e infine, a chiusura della serata, una gradita sorpresa: la visita di Adele Conte, figura carismatica di Ponza,
che tanto ha contribuito e contribuisce ancora a ricostruire, grazie alla sua memoria inossidabile, la storia di alcune vicende
di quegli anni che la mostra ha illustrato.

1 Comment

1 Comments

  1. silverio lamonica1

    13 Settembre 2017 at 18:17

    In realtà era la bisnonna di Anna Maria, Angela Merolla in D’Arco, che chiamava “Germania” la moglie di Amendola, Germaine.

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